Partorire Senza Paura
Benvenuta! Se hai paura del parto questo è il blog che fa per te
17 marzo 2017
Sono davvero contenta perché a 9 anni dalla sua pubblicazione,
"Partorire senza paura" vende ancora circa 300 copie l'anno (merito
anche degli ebook, che danno una grande spinta a questo mercato).
Saranno poche in assoluto, ma per me è una grande soddisfazione,
soprattutto perché è stato il mio primo libro e l'ho scritto con il
cuore e tanta passione, con l'obiettivo di condividere con altre donne
la mia esperienza. Ma soprattutto per invitarle a credere nelle loro
potenzialità e nella loro competenza di madri. Grazie mille alle mie
lettrici/fan!!!!
5 marzo 2017
Un'ora in più di fase espulsiva dimezza i cesarei
Un nuovo studio pubblicato sull'American Journal of Obstetrics and Gynecology ha dimostrato che dando alle partorienti un'ora in più di tempo per affrontare la fase espulsiva in travaglio, si dimezza la percentuale di tagli cesarei.
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6 febbraio 2017
Un'ostetrica da record al Festival di Sanremo 2017
Domani sera parte il Festival di Sanremo, condotto da Carlo Conti e Maria De Filippi. Per la prima volta tra gli ospiti ci sarà anche un'ostetrica. Ma non un'ostetrica qualunque. Sto parlando di Maria Pollacci, 92 anni, che nella sua lunga attività ha fatto nascere in casa 7.642 bambini.
Conti quest'anno, oltre ai soliti grandi personaggi dello spettacolo, ha voluto invitare sul palco dell'Ariston anche gli "eroi comuni", quelli che lontani dai riflettori svolgono il proprio lavoro con amore, passione e professionalità, aiutando gli altri.
E di mamme Maria ne ha aiutate davvero tante! Il 9 febbraio il lavoro di questa donna eccezionale verrà mostrato al Festival anche attraverso alcune immagini di un docu-film a lei dedicato, "Una Vita per la Vita". Guarda il trailer !
Chi mi conosce sa quanto stimi e apprezzi il lavoro, duro e spesso poco considerato, delle ostetriche: ne ho scritto ampiamente nei miei libri e sul web, parlandone in tv, in radio e nelle interviste. Sono quindi davvero felice che il Festival di Sanremo dia per la prima volta voce a una rappresentante di questa categoria professionale fondamentale in gravidanza, durante il parto e nel post-partum, ma che invece in Italia è ancora sottovalutata.
27 gennaio 2017
Il travaglio è come una maratona, si può mangiare con le doglie (ma dai?)
Partorire
e' faticoso e ci vuole tanta energia per farlo. Ma veramente? Ci
voleva uno studio americano per dirci che una donna in travaglio non
può stare a digiuno. Le ostetriche che assistono i parti in casa lo
dicono da sempre, come io stessa sostenevo otto anni fa nel mio libro
"Partorire senza paura" (e due anni dopo ne "Il Parto
in Casa").
Passano
gli anni, le evidenze scientifiche si moltiplicano, gli articoli e i
libri si sprecano, ma quando si parla di nascita, il buon senso
sembra essere ancora assente in sala parto. Ci si sveglia solo quando
arriva l'ennesimo studio americano, perché ovviamente la voce di chi
assiste le donne da sempre, cioè le ostetriche, non è ancora
attendibile, affidabile. E' ancora considerata un pò rudimentale,
poco scientifica....
Allora,
in questo studio
dell'American
Society of Anesthesiologists, si paragona il travaglio di parto a
una maratona, nel senso che - viene spiegato - una donna che sta
partorendo ha bisogno della stessa energia e delle stesse calorie di
una maratoneta. Una vera sorpresa, vero? Chi ha partorito, come me,
lo sapeva anche prima di leggere questo studio. Ma perché alle
partorienti è imposto il digiuno? (non sempre per fortuna): per
ridurre il rischio di aspirazione polmonare in caso di anestestia
generale necessaria per un parto cesareo d'emergenza. Da un paio di
decenni però il ricorso all'aspirazione è crollato in conseguenza
per via del crescente ricorso all'analgesia spinale, quindi i medici
si sentono di dire che un "pasto leggero" è permesso.
Le
ostetriche che assistono i parti in casa, una modalità che
ovviamente non prevede anestesie e interventi chirurgici, fanno
sempre scegliere alla donna se mangiare oppure no. L'impegno di far
nascere un bimbo/a è davvero immenso e può durare ore/giorni, non
si può pretendere che la futura mamma muoia di fame. Quello dell'ASA
non è certamente l'unico studio che dimostra l'inutilità, se non il
danno, di questa procedura standardizzata. Ne cito uno a caso: nel
2009 sul British Medical Journal uscì una ricerca effettuata in un
ospedale universitario londinese, che dimostrava gli stessi principi
(leggi
qui).
Speriamo
che piano piano qualcosa cambi.
26 gennaio 2017
Epidemia di cesarei in Italia, un allarme già sentito. Ma ora basta parole, vogliamo i fatti
Di epidemia di cesarei, di cui parla oggi un articolo de Il Fatto, ne parlavo 7 anni fa in tv, invitata in vari programmi dopo aver lanciato l'allarme e sviscerato il tema nel mio libro "Partorire senza paura". Ciclicamente i giornali si svegliano, e titolano "epidemia cesarei in Italia". Fa sempre piacere che qualcuno ne parli, ma davvero a chi deve decidere e gestire il problema, tutto ciò interessa davvero? O gli interessi sono altri? Che ne direste di passare finalmente dalle parole ai fatti?
Eccomi a parlarne al Tg2 nel 2009
al TgLa7...
a Otto e Mezzo...
a Mattino in Famiglia (Rai2) nel 2010
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