Mamme: il prossimo 13 maggio rifiutate fiori, cioccolatini, festeggiamenti, non rispondete a telefonate o email, non andate a cena fuori, non frequentate i social network. Insomma, scomparite, perche' solo la vostra assenza fara' capire quanto contate. Perche' ''una madre che scompare crea un buco nel mondo'': e' la filosofia di No Mother's Day, titolo di un video e di una provocatoria campagna contro la Festa della mamma ideata da Christy Turlington, icona della moda, che con Noemi Campbell e Linda Evangelista negli anni Novanta ha dominato la scena mondiale.

''Non ho nulla contro i ristoranti e i fiorai che evidentemente traggono vantaggi economici dalla Festa della mamma, ma sto cercando di cambiare le cose'', spiega la Turlington, convinta che sia necessario evitare il superfluo e puntare all'essenziale. Non a caso, la National Retail Federation ha previsto che per festeggiare le loro mamme gli americani quest'anno spenderanno ben 18.6 miliardi di dollari. A ispirare la Turlington e' stata Julia Ward Howe, pacifista nordamericana che nel 1870 pronuncio' un discorso appassionato in occasione della Proclamazione del Giorno della Madre e che si attivo' in campagne sociali dopo la guerra civile. Allora le donne, stanche di vedere i loro figli e mariti morire, si coalizzarono. La stessa cosa puo' succedere ora, dice Christy, che vuole attirare l'attenzione sulle 360.000 madri che ogni anni muoiono di parto o per complicazioni legate alla gravidanza.
''Il giorno della Festa della mamma moriranno mille donne - recita uno dei claim della campagna -. Non per vecchiaia. Non di cancro, ma perche' stanno per diventare madri. Il 90% di queste morti possono essere evitate, ma solo se la consideriamo una priorita'''. Il suo e' un messaggio destinato alle donne. Ma Christy spera che venga condiviso anche da figli, partner e mariti di tutte quelle mamme il cui silenzio, nel giorno della loro festa, sara' assordante.
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