23 maggio 2011

Parto in casa: le mamme Usa lo preferiscono

Cresce il numero di future mamme americane che decidono di partorire in casa, secondo le ultime ricerche sempre più donne scelgono di dare la luce i propri figli tra le mura domestiche. Il National Center for Health Statistics riporta che tra il 2004 e il 2008 l'aumento è stato del 20 per cento.

"Sono molte le ragioni che spiegano l'incremento del dato", ha detto a Abc Nres Marian MacDorman, esperta di statistiche e autrice di molti rapporti pubblicati sulla rivista Birth. "Il desiderio di una nascita il più naturale possibile, in un ambiente familiare, circondata da parenti e amici, oltre alla mancanza di mezzi di trasporto nelle zone rurali e i costi ospedalieri, sono tutti fattori che giocano un ruolo determinante". Il costo totale per un parto in casa, ammonta a circa un terzo del prezzo di un parto in ospedale. Così, per le donne che non hanno assicurazione, è la scelta più economica.

Intanto, i costi che i governi federali e statali devono affrontare per le gravidanze indesiderate sono altissimi: oltre 11 miliardi l'anno, secondo lo studio pubblicato dalla Brookings Institution, un organizzazione non profit di studi e ricerche in campo sociale.

Gli analisti della ricerca "Perspectives on Sexual and Reproductive Health", hanno stimato che il governo ha speso tra i 9,6 miliardi e 12,6 miliardi dollari per pagare oltre 1,2 milioni di gravidanze indesiderate nel 2001. Molto spesso le donne rimaste involontariamente incinte, con molta probabilità hanno un reddito basso e quindi le interruzioni devono essere finanziate dal governo. La prevenzione delle gravidanze indesiderate potrebbe fare risparmiare allo stato tra i 4,7 miliardi e i 6,2 miliardi dollari, riporta il Wall Street Journal.


Fonte: TMNEWS, 20 maggio 2011

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