Alcuni parlano di riappropriazione del proprio corpo, di ecologia della nascita, di lotta alla medicalizzazione selvaggia: io preferisco parlare di consapevolezza e responsabilità, di maternità come rito di iniziazione, come elemento che unisce e accomuna donne di ogni razza, cultura e ceto sociale. Come splendida occasione di crescita e di riscoperta di alcuni valori essenziali per l’individuo e per la società.
(tratto dal mio libro "Partorire senza paura", Red Ed.)
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