14 giugno 2014

Un milione e mezzo per una Casa Maternità mai aperta (succede a Pozzuoli)

Tra le tante mail che ricevo, mi ha colpito quella di Elvira Erman dell”associazione Terra Prena(visita la pagina Facebook) che mi ha chiesto aiuto per diffondere una notizia sconcertante. Si tratta di una situazione francamente delirante ambientata in Campania, una regione che da anni occupa il vertice delle classifiche nazionali e internazionali per quanto riguarda l’abuso di parti cesarei. Una vicenda tipicamente italiana che grida vendetta.
Allora…..
Quindici anni fa l’Assessorato alla Sanità della Regione Campania, utilizzando fondi vincolati per il Settore Materno Infantile, aveva previsto la realizzazione di ben 5 Case di Maternità dislocate sul territorio campano, ma…chi le ha MAI viste??! Avete capito bene, proprio 5, perchè in Campania quando si progetta lo si fa pensando sempre in grande stile!!
Le strutture, concepite per accogliere le gestanti a basso rischio prenatale fin dall’inizio della gravidanza, dovevano ricreare un ambiente familiare sotto la gestione non dei ginecologi ma delle ostetriche, in stretto contatto con i consultori e i punti nascita della zona.
Gli obiettivi – fissati nel 2003 anche da linee guida regionali, che evidentemente qualcuno ha dimenticato nel cassetto – erano il rispetto dei tempi naturali del travaglio, la promozione della fisiologia del parto e dell’allattamento al seno, la riduzione dei costi superflui legati al diffuso e inappropriato ricorso al taglio cesareo, pratica nella quale la Campania occupa da anni il primo posto nelle graduatorie nazionali e internazionali!!
Ebbene di queste 5 nessuna è in funzione e SOLO quella di Pozzuoli è stata portata concretamente a termine grazie al lavoro tenace di alcune persone. La Casa di maternità dell’ospedale di Pozzuoli è costata un milione e mezzo di euro, è pronta dal 2008 e non è mai stata aperta!! Per costruirla, arredarla e attrezzarla, la ASL NA 2 ha ricevuto, previa autorizzazione del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia, la somma € 1.036.219,12 (1° stralcio) e di € 426.780,00 (2° stralcio). Ma da maggio 2008 fino al settembre 2010 la Direzione Aziendale ha deciso di collocare l’SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) nei locali della Casa di Maternità, facendo anche lavori di adeguamento della struttura, vista la nuova tipologia di utenza ospitata (spendendo quindi altri soldi!!).
Recentemente la Direzione Aziendale ha deliberato una nuova destinazione d’uso dello stabile: il servizio di Anatomia Patologica al piano terra e la direzione sanitaria dell’ospedale di Pozzuoli al primo piano, spendendo ancora 800.000 euro!! Anzi adesso è stata convertita ad altro uso: uffici della direzione sanitaria dell’ospedale e laboratori di anatomia patologica!! Tutto questo in una Regione dove il tasso di tagli cesarei è tra i più alti a livello mondiale!
Come associazione stiamo pensando di procedere legalmente con un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti e allo stesso tempo stiamo cercando di coinvolgere la stampa e le associazioni cittadine e delle altre province, in particolare di Salerno e Benevento (dove erano previste le altre case del parto secondo il progetto originario della Regione Campania). Abbiamo già organizzato un picnic di protesta il 12 aprile scorso, lanciato una petizione on-line suchange.org e abbiamo in previsione un convegno a giugno.
Purtroppo i lavori per cambiare destinazione d’uso alla struttura di Pozzuoli sono quasi terminati e abbiamo saputo che, dopo il nostro picnic, hanno smantellato anche le vasche per il parto in acqua!

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