30 giugno 2010

Sempre più a misura di donna gli ospedali italiani

Ospedali sempre più attenti alle esigenze e alla salute delle donne. Salgono a 224 in tutta Italia i centri con il 'bollino rosa', la 'certificazione' per le cure al femminile assegnata da quattro anni dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che quest'anno ha premiato 122 nuove strutture su 132 candidate. Strutture sempre più attrezzate anche per le terapie del dolore a misura di donna, anche se stenta a decollare il servizio di anestesia epidurale per il parto, per il quale solo pochi ospedali hanno specialisti dedicati.
   Quello dei 'bollini rosa' è un "grande percorso di civiltà" ha spiegato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini alla presentazione della Guida 2010 dell'assistenza in rosa - 'Bollini rosa. Gli ospedali vicini alle donne' - con le informazioni su tutti gli ospedali certificati, disponibile anche in libreria. Tra i centri premiati, oltre 100 hanno ricevuto più di un bollino, e tra questi "le eccellenze che hanno fatto passi avanti - ha sottolineato il sottosegretario - anche nella presenza delle donne nei ruoli di vertice". Presenza sulla quale l'Italia "é in ritardo" visto che "a fronte di un 70% di personale infermieristico e di circa il 35% della dirigenza medica solo il 10% delle figure apicali è donna".
   Nel 2010, comunque, 51 ospedali hanno ricevuto 3 bollini, altri 51 sono arrivati a 2, e altri 20 uno solo. A candidarsi soprattutto le strutture del Nord, il 69%, seguite dal Centro (il 17%) e dal Sud (13%). E 36 strutture si sono ricandidate per ottenere più bollini rispetto al 2009. In prima fila tra i premiati la Lombardia (che porta a casa il 36% dei bollini rosa) il Veneto e l'Emilia Romagna. "Solo la Val d'Aosta - ha osservato Francesca Merzagora, presidente di Onda - non si è mai candidata".
   Nella valutazione, comunque, 'si scoprono eccellenze nei piccoli centri di provincia e all'estero, con una struttura premiata a Sorengo, in Svizzera". Tra i bollini rosa 'doc' il percorso di prevenzione e diagnosi del tumore al seno con tempi d'attesa quasi azzerati dell'Istituto MultiMedica di Castellanza, la promozione del parto naturale e dell'allattamento al seno all'ospedale di Loreto, la Carta Rosa con tutte le informazioni cliniche del percorso assistenziale della donna dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Le strutture di eccellenza, secondo un indagine dell'Osservatorio, sono peraltro sempre più attente al dolore al femminile, "anche grazie all'approvazione a marzo della legge sulle cure palliative".
   Se nell'85% delle strutture la valutazione del dolore avviene di routine e in otto su dieci esiste un programma di terapia antalgica, restano però ancora ombre nell'accesso al parto indolore. Da un'analisi su 37 centri con tre bollini rosa, infatti, emerge che 9 strutture su dieci offrono il servizio 24 ore su 24, ma solo il 35% ha un'anestesista dedicato. Per tutti gli altri il servizio è garantito solo se non subentrano emergenze che impegnino lo specialista in altre sale operatorie.

Fonte: ANSA

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