29 luglio 2009

Neonato nasce morto, aperta inchiesta

Riporto un altro, ennesimo, caso di morte neonatale:
La procura di Ascoli Piceno ha aperto un'inchiesta sulla morte di un neonato avvenuta in sala parto, nell'ospedale di San Benedetto del Tronto, dopo una gravidanza del tutto normale della madre ventiseienne. Il pm Adriano Crincoli ha già disposto il sequestro della cartella clinica in attesa dell'autopsia sul cadaverino.
Primo figlio di un ex calciatore professionista, Francesco Di Bari e di Fortunata Vincenti, il piccolo è nato morto, o è deceduto pochi secondi dopo la nascita durante un parto cesareo deciso all'ultimo momento, alla quarantunesima settimana di gestazione più cinque giorni. "Fino ad allora - ha spiegato l'avv. Francesco Voltattorni, che difende i genitori - la gravidanza era trascorsa tranquillamente, senza nessun allarme. Per quanto ne sappiamo, i monitoraggi erano tutti regolari, tranne l'ultimo. I genitori sono due persone sanissime, nessuno aveva prospettato loro alcun rischio, e ora vogliono capire cosa è successo e perché".
L'esposto della famiglia è contro ignoti, ma l'iscrizione nel registro degli indagati di medici e paramedici è inevitabile, anche per dar loro modo di essere rappresentati negli accertamenti tecnici. Francesco Di Mare e la moglie (figlia di un noto albergatore della riviera) sono sconvolti: "avevano preparato una festa per il loro primo bambino, e invece sono piombati nella tragedia", racconta Voltattorni. Come la nonna materna del piccolo, infermiera caposala nella chirurgia dello stesso ospedale, la prima ad apprendere la notizia, pur non avvendo assistito al cesareo.

Fonte: ANSA, 27 luglio 2009

2 commenti:

  1. Non si può catalogare un articolo del genere tra la malasanità!!! La mortalità neonatale non può essere zero nemmeno se tutta la gravidanza è andata ottimamente!! Se non fosse pericoloso il parto, non ci sarebbe motivo di partorire in ospedale e fare tutti i controlli. Forse è semplicemente occorsa una complicanza grave (e durante il parto ce ne possono essere e non è colpa di nessuno) e per i medici e infermieri non è stato possibile salvare la vita sia madre che bambino.
    Questo rientra nelle casistiche normali di tutti i migliori ospedali.

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  2. In effetti, inizialmente ho avuto qualche tentennamento rispetto al fatto di catalogare questa notizia con l'etichetta "malasanità". Ma il fatto che la procura abbia aperto un'inchiesta e il sequestro della cartella clinica, fa comunque pensare che qualche dubbio sulle procedure sia sorto. Non voglio demonizzare nessuno, ne' tanto meno i moltissimi medici e operatori sanitari che fanno un lavoro difficile, spesso in condizioni al limite dell'umano. Basta leggere i giornali per accorgersi di quante cose non funzionano negli ospedali italiani, a parte i racconti diretti di amici e conoscenti di ognuno di noi. Il parto ha sempre qualche rischio, e' chiaro, ma e' anche vero che, in questo caso specifico, i genitori avevano il diritto di chiedere conto alla struttura della morte del loro bambino. Credo che tutti avrebbero fatto la stessa cosa, soprattutto visto che la gravidanza non aveva avuto nessun problema. Spero per tutti i soggetti coinvolti che si vada a fondo al piu' presto in questa tristissima vicenda (anche se noto che quasi sempre i giornali danno notizie di inchieste di questo tipo, e poi non si sa perche', non se ne sa piu' nulla...).
    Infine, mi dispiace che questo post sia firmato "anonimo". Sinceramente non ne vedo il motivo. Mi piacerebbe che chi commenta i miei post, con i quali comunque in qualche modo mi espongo ed esprimo un giudizio, a volte scomodo, avesse il coraggio di esporsi a sua volta.
    Un saluto
    E.

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