23 luglio 2009

I bambini nati col cesareo sono a piu' alto rischio mortalità

La mortalità neonatale e le complicazioni legate al cesareo «sono spesso ignorate e la loro importanza minimizzata»: lo scrive una squadra di medici-ricercatori di Ginevra sulla rivista Pediatrics. I medici lanciano un appello alla prudenza : i bambini nati da un parto cesareo – d'urgenza o elettivo – sono confrontati a un rischio di mortalità 5,7 volte superiore (0,57 contro lo 0,1%) rispetto a quelli venuti al mondo "naturalmente".
Un parto cesareo è detto elettivo quando è praticato prima del travaglio o della rottura delle membrane. Se si escludono i cesarei d'urgenza, sopraggiunti in seguito a complicazioni, il rischio per il bambino diminuisce, ma resta comunque due volte superiore rispetto ai parti "naturali". La squadra di ricercatori del dottor Riccardo Pfister ha analizzato oltre 56'000 nascite negli ospedali universitari di Ginevra tra il 1982 e il 2004, dopo una gravidanza di almeno 34 settimane. In quest'arco di tempo, il tasso dei cesarei è passato dal 10 al 20%.
Anticipando la data del parto, il cesareo crea di fatto più bimbi prematuri e riduce gli effetti benefici del travaglio sulla capacità di adattamento dei polmoni del neonato. Rispetto al parto vaginale pianificato, quindi, il cesareo accresce di 1,8 volte il rischio di problemi respiratori.

I ricercatori sottolineano infine che, visto il costante aumento di cesarei nel mondo, i responsabili della salute pubblica dovrebbero analizzare più da vicino le implicazioni mediche e sanitarie di questo fenomeno.

La federazione svizzera delle levatrici aveva già lanciato l'allarme lo scorso anno. In dieci anni – dal 1997 al 2007 – il tasso di cesarei era cresciuto dal 22 al 32% in Svizzera, con sensibili disparità cantonali. Quasi un bambino su due (45%), di cui la madre è assicurata in camera privata, viene al mondo in questo modo. In Italia siamo arrivati a quasi il 40% di cesarei ma la cosa non sembra interessare nessuno. Certamente gli interessi economici e la paura di cause legali sono piu' forti della deontologia professionale e della preoccupazione per la salute delle donne in attesa.

Fonte : swissinfo.ch, 23 luglio 2009

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