9 aprile 2009

La burocrazia non aiuta le future mamme nel Lazio

Sono molte le difficoltà che incontrano le mamme in attesa nel Lazio per quanto riguarda l'accesso al servizio sanitario nazionale. L'associazione Codici Lazio ha registrato presso i propri sportelli molte segnalazioni. Tra le maggiori difficoltà incontrate c'è quella di riuscire ad effettuare quelle prestazioni in regime di esenzione ticket di cui avrebbe diritto: 3 ecografie e flussimetria nel corso dei 9 mesi. Secondo l'associazione le liste di attesa sono "ormai fuori controllo da diverso tempo per la quantità di pazienti inserite negli elenchi, non garantiscono che tutte le visite necessarie vengano effettuate".
Altro problema: oltre al certificato di attestazione dello stato di gravidanza, rilasciato dalla Asl di appartenenza che va presentato all'Inps, si scopre che è necessaria un'ulteriore certificazione dello stato interessante da parte del proprio ginecologo di cui nessuno informa preventivamente la paziente, nè gli operatori al telefono quando si prenota la visita, nè il ginecologo, nè il medico di base. Si arriva, dunque, al giorno della visita senza i documenti necessari per l'adempimento della pratica. "Queste carenze del sistema - continua l'associazione - fanno perdere tempo, giorni lavorativi e soldi alle donne in gravidanza, che devono far fronte a tutta una serie di imprevisti indipendenti da loro. Inoltre, tutte le prestazioni sono a carico della donna in stato interessante, almeno che non abbia il codice M50, previsto per le gravidanze a rischio''.
L'ultima problematica riguarda la facoltà di decidere di donare il cordone ombelicale, importantissimo per il contenuto di cellule staminali preziose per la ricerca sul cancro. Al momento del parto molte donne scoprono che la struttura non è predisposta per ricevere questo tipo di donazione. In una città come Roma solo in 2 o 3 strutture si può effettuare questa donazione.
Insomma, non e' solo difficile trovare una buona assistenza durante il parto, strutture che non impongano come dare alla luce i propri figli. Non solo e' praticamente impossibile trovare un asilo nido e strutture di assistenza per le neo-mamme. I problemi cominciano ben prima che il bambino venga alla luce! E questo non e' affatto incoraggiante....
Fonte: Diregiovani.it, 8 aprile 2009

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