6 febbraio 2009

Ora i medici possono denunciare i clandestini

I medici potranno denunciare all'autorità giudiziaria i clandestini che si rivolgono loro perchè bisognosi di cure. Questo grazie al fatto che l'aula del Senato ha approvato l'articolo 39 del ddl sicurezza. La norma dovrà passare all'esame della Camera dei Deputati e non è ancora in vigore, ma ha già scatenato il putiferio.
I medici cattolici non denunceranno gli immigrati irregolari: lo ha detto alla Radio Vaticana il presidente dell'Associazione dei medici cattolici, Vincenzo Saraceni, precisando che per questo non sara' necessaria alcuna ''obiezione di coscienza'', in quanto la legge sulla sicurezza approvata ieri elimina il divieto di denuncia ma non impone alcun obbligo. Saraceni giudica la misura varata ''assolutamente inopportuna'' e si augura ''che su questo punto si torni indietro, si torni alla legislazione precedente in cui i medici erano esonerati da questa possibilita'''.
''Noi non faremo alcuna segnalazione e cureremo tutti''. A dirlo sono i medici del pronto soccorso, rappresentati da Anna Maria Ferrari, presidente della Societa' italiana di medicina d'emergenza-urgenza (Simeu).
NON DENUNCIO I CLANDESTINI è il nome delle rete organizzata dall'Associazione Vitadidonna, attiva da anni nella promozione della salute.Con questa rete si vuole assicurare un'assistenza sicura libera da posizioni razziste e xenofobe in modo da dare la possibilità a tutti di ricevere una assistenza sanitaria senza essere esposti al pericolo di una segnalazione.
Se questa legge passera' saranno moltissimi i clandestini che, per paura di essere denunciati, rifiuteranno le cure, con il pericolo di diffondere malattie e contagi. L'allarme coinvolge anche le immigrate in gravidanza, che non vorranno più rivolgersi ai consultori e alle strutture pubbliche, mettendo a rischio la loro vita e quella dei loro bambini. Per non parlare del rischio di un aumento esponenziale di aborti clandestini.

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