11 dicembre 2008

Poca famiglia e tanto asilo

Per i bambini dei paesi industrializzati i primissimi anni di vita trascorrono sempre più all’esterno della famiglia: circa l’80% dei piccoli dai 3 ai 6 anni del mondo ricco frequenta una struttura di servizi educativi e assistenza per la prima infanzia (e sotto i 3 anni la media si attesta intorno al 25%, fino ad arrivare al 50% nei singoli Paesi Ocse).
Lo rivela uno studio presentato oggi a livello mondiale dall’Unicef Centro di Ricerca Innocenti: l’Innocenti Report Card 8, “Come cambia la cura dell’infanzia”, che parla di una vera e propria “rivoluzione” nel modo in cui la maggioranza dei bambini viene cresciuta. Negli ultimi dieci anni in molti paesi si è iniziato a registrare un forte aumento del numero di piccoli di età inferiore a 1 anno che viene assistito fuori casa.

Fonte: Vita.it, 11 dicembre 2008

Lo studio fotografa una realtà in continua evoluzione, che vede le donne barcamenarsi ogni giorno e con difficolta' rispetto ai ritmi del lavoro e della famiglia, penalizzando quest'ultima. Una situazione non molto esaltante....
Sono molte le mamme che vorrebbero stare di piu' con i loro piccoli, ma quasi sempre un solo stipendio non basta. E chi lavora deve fare i conti con colleghi, colleghe e capi molto poco disposti a comprendere che se hai dei figli e una famiglia sei fortunata, ma anche molto penalizzata in termini di produttivita', soddisfazioni e carriera. E cosi' alla fine, i bambini crescono con i nonni, se si ha la fortuna di averli, con le tate, quasi sempre straniere e che magari cambiano ogni sei mesi (mia figlia in 11 anni ne ha avute 12!!!) o negli asili nido.
Oltretutto in Italia il part time e' considerato un lusso, mentre potrebbe essere uno strumento utilissimo per gestire in modo piu' equilibrato le esigenze delle mamme e dei loro figli.

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