18 novembre 2010

La Casa Maternità "Casa Mia" di Vittoria (Sicilia) rischia di chiudere

Ho ricevuto questa mail dalle ostetriche della Casa Maternitò "Casa Mia" di Vittoria (Sicilia), la pubblico volentieri (firmate anche voi la petizione):


Gent.ma Elisabetta,
abbiamo apprezzato i tuoi libri, che teniamo nella nostra biblioteca della Casa di Maternità “Casa Mia” di Vittoria. Data la tua sensibilità al parto naturale vogliamo informarti dell’assurda vicenda che riguarda la nostra Casa di Maternità, attiva da quasi 3 anni con 49 parti effettuati, unica in Sicilia, avviata sfidando i pregiudizi e cercando di avviare una diversa cultura del parto.
 Sperando nel tuo sostegno ti trasmettiamo il nostro comunicato stampa:
La Casa di Maternità Casa Mia di Vittoria, avendo ricevuto un’ordinanza di chiusura per mancanza di autorizzazione,  informa che la Casa di Maternità non è una Clinica o una Casa di Cura, ma una CASA di civile abitazione che offre un percorso di assistenza continua e personalizzata alla gravidanza e al parto fisiologico, come richiesto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la quale non è prevista autorizzazione.
La struttura è stata aperta dopo avere visitato altre Case di Maternità esistenti in Italia e rispettando i requisiti richiesti per questo tipo di attività, rivolta solo al parto fisiologico/spontaneo e utilizzando le normative delle altre case di maternità (Lombardia), visto che fino ad oggi, unica regione in Italia, la Sicilia non ha emanato in merito linee guida.
Prima dell’apertura è stata data correttamente comunicazione al Sindaco e al Direttore Sanitario della AUSL 7 di Ragusa, specificando le caratteristiche sia strutturali che di attività. Il precedente Direttore Generale Avv. Fulvio Manno nel comunicarne all’Assessorato l’esistenza ha dichiarato che per questo tipo di struttura non servono autorizzazioni perché non classificata come struttura sanitaria.
L’ordinanza di chiusura fa riferimento a norme che riguardano i punti nascita ospedalieri, norme quindi sanitarie non riguardanti le Case di Maternità, come del resto avviene in tutto il territorio nazionale. Le Case di Maternità sono una realtà consolidata in Europa e in Italia, che garantiscono sicurezza e professionalità come riconosce anche un recentissimo articolo della rivista italiana dell’ordine dei Medici e degli Odontoiatri anno XV n.8- 2010.
Si sottolinea che le persone che hanno partorito in casa di Maternità hanno avuto sempre il massimo della sicurezza e della professionalità e adeguate condizioni ambientali e relazionali durante quel complesso percorso che è la nascita di un figlio.
GRAZIE!!
Le Ostetriche Alessandra Salerno e Chiara Furco

4 commenti:

  1. Scusa Elisabetta,
    ma io trovo terrificante che per aprire una casa maternità, dove potrebbero nascere dei bambinbi e partorire delle donne.... non ci sia bisogno di alcuna autorizzazione sanitaria!

    Mio marito per aprire il ristorante ha dovuto passare tutta una serie di controlli igienico-sanitari solo per garantire piatti sani e freschi...

    La leggerezza con cui si esprime Manno e il comuinicato stampa Casa Mia sono terrificanti.

    Mangiare un piatto di pasta fatto con pelati scaduti non è più pericoloso che partorire. Ma per un ristorante ci sono norme di sicurezza e igiene che una casa maternità si sogna.

    No ma dico... scherziamo?

    RispondiElimina
  2. Leggo con rammarico il commento fatto poichè denuncia quanta scarsa informazione ci sia in Italia. La Casa di Maternità è una comune abitazione con un'equipe di Ostetriche pronta a seguire il percorso che la donna sceglie, motivo per cui non necessita di autorizzazioni sanitarie; per maggiore garanzia dista 150 mt dall'Ospedale(anche se sappiamo che in Ostetricia Ospedale non è sinonimo di sicurezza!).
    La nostra è una struttura socio-culturale.
    Per quanto concerne i controlli igienico-sanitari invito chiunque a verificarne il rispetto perchè non è mai stata trovata, in tre anni di attività, una anomalia.
    Quel che a mio avviso è terrificante è la leggerezza con cui viene trattato un argomento così delicato qual è l'evento nascita.
    La legge italiana sancisce il Parto a Domicilio o in Case di Maternità, a tal proposito vorrei invitare tutti coloro che leggeranno questo commento ad interrogarsi sul perchè non combattiamo alla demedicalizzazione della gravidanza e del parto...
    L'unico sogno di Casa Mia è mettere al mondo bambini migliori nati da madri che scelgono un percorso di assistenza "speciale"!
    Parlo di percorso perchè la donna viene seguita in modo individuale dandole la possibilità di esprimersi nella sua totalità di donna-madre-moglie.
    Ringrazio l'autrice del commento per avermi dato la possibilità di dare chiarimenti in merito all'argomento nonchè la possibilità di lanciare un appello: Donne riappropriamoci di un DIRITTO: la libertà di scelta!
    Grazie,
    Coordinatrice Ostetriche
    Dott.ssa Salerno Alessandra

    RispondiElimina
  3. Leggo con rammarico il commento fatto poichè denuncia quanta scarsa informazione ci sia in Italia. La Casa di Maternità è una comune abitazione con un'equipe di Ostetriche pronta a seguire il percorso che la donna sceglie, motivo per cui non necessita di autorizzazioni sanitarie; per maggiore garanzia dista 150 mt dall'Ospedale(anche se sappiamo che in Ostetricia Ospedale non è sinonimo di sicurezza!).
    La nostra è una struttura socio-culturale.
    Per quanto concerne i controlli igienico-sanitari invito chiunque a verificarne il rispetto perchè non è mai stata trovata, in tre anni di attività, una anomalia.
    Quel che a mio avviso è terrificante è la leggerezza con cui viene trattato un argomento così delicato qual è l'evento nascita.
    La legge italiana sancisce il Parto a Domicilio o in Case di Maternità, a tal proposito vorrei invitare tutti coloro che leggeranno questo commento ad interrogarsi sul perchè non combattiamo alla demedicalizzazione della gravidanza e del parto...
    L'unico sogno di Casa Mia è mettere al mondo bambini migliori nati da madri che scelgono un percorso di assistenza "speciale"!
    Parlo di percorso perchè la donna viene seguita in modo individuale dandole la possibilità di esprimersi nella sua totalità di Donna-Madre-Moglie.
    Ringrazio l'autrice del commento per avermi dato la possibilità di dare chiarimenti in merito all'argomento nonchè la possibilità di lanciare un appello
    Donne riappropriamoci di un DIRITTO: la libertà di scelta!
    Grazie,
    Coordinatrice Ostetriche
    Dott.ssa Salerno Alessand

    RispondiElimina
  4. Cara Alessandra,
    grazie per il post.
    Rispettare i punti di vista altrui non è purtroppo ancora una consuetudine acquisita.
    Sono convinta che la conoscenza, l'informazione e il confronto, sereno e senza pregiudizi, siano elementi fondamentali per cambiare seriamente l'attuale approccio a temi quali la nascita, il parto e in generale la salute della donna.

    RispondiElimina