22 ottobre 2010

Parlamento europeo: più diritti per mamme e papà

E' fatta: l'Europarlamento ha approvato una proposta legislativa che migliorerà le condizioni delle lavoratrici incinte e che introduce anche 'almeno due settimane' di assenza dal lavoro a paga completa per il padre naturale del neonato, anche se l'unione non è formalizzata dal matrimonio. Le settimane di congedo di maternità da 14 passano a 20. In Italia questo è già un diritto acquisito, ma le neomamme italiane potranno ricevere lo stipendio al 100 per cento, attualmente limitato all'80 per cento. A Strasburgo sono stati anche approvati alcuni interventi per garantire alle donne il mantenimento del posto di lavoro, prima e dopo la nascita del bambino, e il recupero completo del ruolo precedentemente occupato. Rivoluzione poi per quanto riguarda i papà: potranno stare accanto alla moglie e al figlio per almeno due settimane, e al 100 per cento dello stipendio. 

3 commenti:

  1. Non ancora, purtroppo. Il testo - che va oltre la proposta della Commissione (18 settimane) - ora dovra' passare al trilogo prima di tornare all'Europarlamento per l'approvazione, ma scatenera' polemiche: opposizione e' gia' stata annunciata da Francia (dove il congedo e' di 14 settimane) e Gran Bretagna (si conserva il posto per 52 settimane, ma il congedo e' obbligatorio solo nelle prime due dopo il parto, pagate al 90% solamente le prime 6, nelle successive sussidio minimo di disoccupazione). Londra valuta che la direttiva le costerebbe almeno 2mld di sterline.
    Nel frattempo, il nostro Paese prova a introdurre l"obbligo" (e non più solo il diritto) per i genitori maschi di assistere la madre nei primi giorni di vita del figlio. In commissione Lavoro alla Camera sono infatti in discussione, dai primi di giugno, ben otto proposte di legge di tutti i gruppi parlamentari volte a migliorare la situazione di padri e madri lavoratori in Italia.

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  2. ciao ho una domanda da porre, lavoro come infermiera in un ospedale romano e ho una bimba di 27 mesi che non mi fa dormire la notte,dormiro'all'incirca quattro cinque ore a notte,e lavoro in un reparto molto pesante e caotico,spesso arrivo che sono gia stanca e faccio una fatica immonda a concentrarmi,quando torno a casa sono cosi' sfinita che non riesco a giocare con mia figlia.Ho scritto 2 domande di trasferimento dove esponevo il problema e che puntualmente e' stato snobbato mandandomi in reparti sempre piu' pesanti e gravosi,la mia domanda è la seguente :con questa nuova normativa europea che dovrebbe tutelare le lavoratrici madri io avrei qualche possibilità di appellarmi a questa nuova legge per poter essere spostata in altro reparto piu' tranquillo ???oppure mi devo rassegnare grazie a che mi sa rispondere ..barbara71

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