31 agosto 2010

Neonato morto a Roma, si ipotizza reato di omicidio colposo

Omicidio colposo: questo il reato ipotizzato dalla Procura di Roma in relazione alla morte del neonato avvenuta il 28 agosto scorso al policlinico Casilino. Al momento nel registro degli indagati, nel fascicolo aperto dal pm non ci sono iscritti.

La cartella clinica è stata sequestrata dai carabinieri. I genitori, il padre operaio di 30 anni e la madre una casalinga di 26 anni, sospettano che dietro al decesso ci siano negligenze da parte del personale medico: nella denuncia hanno segnalato che poco prima del parto, avvenuto con un taglio cesareo, c'era anche stato un diverbio tra due ostetriche sulle modalità di intervento da eseguire. Secondo quanto accertato dagli inquirenti il bambino è nato sano (pesava 3,50 kg) e quindi un eventuale diverbio intercorso prima del cesareo non avrebbe avuto effetti negativi sul nascituro. Il piccolo, invece, avrebbe avuto problemi respiratori nelle ore successive al parto, forse dovuti all'ingerimento di liquido amniotico. Messo in incubatrice, nel corso della notte, si sarebbe inavvertitamente tolto l'ausilio meccanico senza che nessuno intervenisse prontamente.

GENITORI IN PROCURA, VOGLIAMO CHIAREZZA - "Il nostro è un dolore immenso, ora chiediamo solo che si faccia chiarezza". Sono arrivati poco dopo le 13 negli uffici della Procura a Roma i genitori del neonato deceduto il 28 agosto nel policlinico Casilino. I due, accompagnati dal loro legale, l'avvocato Eliana Furlan, si sono recati nell'ufficio del pm Francesco Caporale che ha conferito al medico legale, Antonio Grande, l'incarico di effettuare l'autopsia. "Il nostro non è un atto d'accusa nei confronti del personale del policlinico Casilino, ma quello che sappiamo è che nostro figlio è nato perfettamente sano ma dopo due giorni é morto. Ora vogliamo capire cosa sia accaduto, cosa ci ha portato via il nostro tesoro". E' quanto la coppia ha riferito agli inquirenti al momento in cui è stato conferito l'incarico alla commissione che dovrà effettuare l'autopsia

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