8 gennaio 2010

A 26 anni muore con due gemelle durante un cesareo

Sono in tutto 5 gli avvisi di garanzia per omicidio plurimo aggravato che il giudice Roberto Valli della Procura di Pavia ha spicca to ieri nei confronti dei tre medici e delle due infer miere in servizio la notte tra domenica e lunedì, quando Imane Qaous, 26 anni, è morta con le due gemelline che da 33 setti mane portava in grembo nel reparto di Ostetricia del Policlinico San Matteo durante un cesareo d'ur genza che ha chiuso tragi camente una gravidanza rivelatasi complicata fin dall'inizio. 
Imane Qaous, alla 33esima settimana della sua secon da gravidanza, era arrivata al San Matteo di Pavia, che ha un reparto di patologia neonatale, il 18 dicembre, inviata dall'ospedale di Voghera per il rischio di un parto prematuro.

4 commenti:

  1. Leggere queste cose aggiunge dell'ansia all'ansia! Oggi partorire dovrebbe essere "un gioco da ragazze" e invece ancora si sentono eventi da MedioEvo...io sono alla 37esima settimana...che ne dici di raccontare qualcosa di bello per tirarmi su? :)

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  2. Scusami tanto, hai perfettamente ragione! Mi dispiace, ma il blog è nato anche per raccogliere notizie di cronaca relative al parto, e se "qualcosa" (!) non va, mi sembra giusto riportarlo. Cmq per fortuna sono casi isolati e quindi non ci pensare! Mi raccomando, concentrati sul tuo pancione e parla tanto con il tuo piccolo/a. Il resto non conta. E' maschio o femmina? E' la tua prima esperienza? Dove hai deciso di partorire? Comunque ti devo ringraziare, perche' mi hai fatto venire un dubbio: forse e' il caso di fare un blog ad hoc sui casi di malasanita', per non far venire, come giustamente dici, l'ansia alle future mamme. E' davvero l'ultima cosa di cui hanno bisogno! Dimmi cosa ne pensi, e mi muovo di conseguenza. No problem!
    Un abbraccio
    E.

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  3. Ciao Caterina, io sono mamma da poco per la seconda volta, e ancora però soffro nel leggere queste notizie, e mi indigno, perché se fai caso, sono tutti eventi accaduti negli ospedali, dove, vogliono farci credere saremmo "al sicuro". Non ti devi affatto angosciare, ma vivi queste informazioni come spunto per essere più consapevole: è importante che le donne cessino di consegnarsi agli ospedali come pacchi, in modo totalmente passivo.
    E' giusto fidarsi, ma anche chiedere più pareri se non siamo convinte, e pretendere il rispetto dei nostri diritti, di essere informate su ogni procedura e poterla rifiutare consapevolmente...
    Comunque se ti va puoi leggere il libro di Elisabetta, che, oltre a una denuncia, fa respirare tutta la poesia del parto davvero naturale,
    e invoglia ad vivere l'evento come una magia, non come un incubo!!
    Se guardi i suoi video, poi, ci sono dei parti talmente emozionanti che fanno venir voglia di partorire di nuovo!! In bocca al lupo!

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  4. Elisabetta il tuo blog è splendido così com'è perchè racchiude tutte le sfaccettature dell'essere mamma e tutte le realtà del nostro tempo. Io credo sia normale essere un po' "agitati" prima del parto perchè si è in balia dell'ignoto, di quello che non si conosce. Anche se ci si informa, anche se si ascoltano le amiche, la mamma, le sorelle il parto è un' esperienza così personale, profonda, intimistica che non potrà mai essere paragonata all'esperienza di qualcun altra.
    Io partorirò in ospedale con parto naturale, almeno è quello che spero. Aspetto una bimba e non vedo l'ora di vederla, abbracciarla, anche se so che mi mancherà questo rapporto simbiotico che ci ha unito per nove mesi!

    Pamen: hai ragione la consapevolezza e l'informazione ci rendono più forti e pronti a difendere i nostri diritti. Ho visto già qualche video e devo dire che mi sono commossa. Leggerò anche il libro. Per me è la prima gravidanza e spero che vada tutto bene!

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