4 ottobre 2009

Costretta a subire un cesareo


Costretta a subire un cesareo: è quanto sta accadendo a una donna americana, Joy Szabo, 32 anni, incinta del quarto figlio. Dopo aver partorito i suoi tre bambini nell'ospedale di Page, in Arizona, l'ultimo dei quali, due anni fa, per via vaginale dopo un cesareo, le e' stato detto che deve per forza sottoporsi al cesareo per carenza di personale. Il parto vaginale dopo cesareo comporta il coinvolgimento di personale medico in caso di emergenza, che la struttura "in questo momento non è in grado di garantire", ha detto il direttore sanitario del Page Hospital, che da giugno ha proibito il VBAC (Vaginal Birth After Cesarean).
"Il mio ginecologo non ha nulla in contrario rispetto al parto vaginale", sottolinea Joy, per la quale essere costretta ad avere un cesareo non necessario rappresenta una violazione dei suoi diritti. Se le cose non cambiano, dovrà raggiungere l'ospedale di Phoenix, oppure partorire in casa senza assistenza. Vi sembra giusto?
"Dicono che non posso avere un parto naturale dopo un cesareo perché non sono equipaggiati per un cesareo di emergenza. Ma se non sono in grado di garantire un cesareo di emergenza , non potrebbero neanche assistere le donne durante il travaglio e il parto. Ecco perche' si va in ospedale, per avere assistenza in caso di complicazioni'', ha detto Joy.
Sarà dura per questa madre spiegare al giudice perché viene costretta a subire un intervento chirurgico contro la sua volontà.

Fonte: Lake Powell Chronicle, 30 settembre 2009

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