5 settembre 2009

Licenziata perché allattava: 40 mila dollari di risarcimento


Una mamma di Los Angeles ha vinto una causa contro il suo datore di lavoro per essere stata licenziata perché allattava il suo bambino durante la pausa pranzo. Il fatto è avvenuto nel 2007, quando Marina Chavez, dipendente di una tavola calda messicana, era tornata al lavoro trenta giorni dopo il parto. Durante la pausa pranzo, il suo fidanzato le portava il piccolo per la poppata quotidiana. Dopo qualche giorno la donna aveva ricevuto una telefonata dal manager del locale, Jaime Acosta, che le aveva dato il benservito.
Marina avrà un risarcimento di 40mila dollari per gli stipendi persi in quasi due anni e per il danno psicologico. I proprietari del piccolo ristorante, che ora rischia la bancarotta, hanno detto che ricorreranno in appello.

Fonte: Corrieredellasera.it, 24 agosto 2009

1 commento:

  1. Come stupirsi di notizie del genere? Basta vedere l'accoglienza comunemente riservata alle neomamme al rientro dalla maternità!

    La nostra è una società cinica, che ci vuole efficienti, "performanti", freddi esecutori o oggetti produttivi.

    Una madre che allatta è un pugno in un occhio, un "chip" impazzito... Fannullona, perditempo, retrograda, inefficiente=inutile elemento di disturbo.

    Ma dove diamine andremo a finire?!?

    Beatrice - Cerro Maggiore (MI)

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