C´è anche il corso per i futuri padri che vogliono imparare (in anticipo) a fare la loro parte quando il bambino ci sarà, e non si accontentano di assistere (il progetto si chiama ‘Condividere le responsabilità´ e tra poco sarà accompagnato dalla ‘Agenda della maternità´ e da nuove pubblicazioni sul diritto ai congedi per i genitori). E presto nascerà una ‘Casa del parto´ per le donne - la maggioranza - che possono e vogliono partorire naturalmente, col solo aiuto dell´ostetrica mentre i medici, che pure sono nelle vicinanze, intervengono soltanto su richiesta. Con le sue 8.300 e oltre nascite all´anno, il "Sant´Anna" è tra i più grandi ospedali al mondo dove si nasce, e dove per ogni donna che viene seguita durante la gravidanza esiste la possibilità di scegliere tra diversi modi di partorire. Il caso recente del ‘lotus birth´, la richiesta - esaudita non senza qualche difficoltà - di una coppia torinese di non recidere subito il cordone ombelicale che collega il neonato alla placenta - è soltanto un piccolo esempio di esigenze, paure, influenze culturali e tendenze che ogni giorno arrivano nel grande ospedale.
Fonte: La Repubblica Torino, 4 maggio 2009
Fonte: La Repubblica Torino, 4 maggio 2009
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