14 aprile 2009

Rovinata dal cesareo, ginecologo dovrà risarcirla

Venti giorni di reclusione (pena sospesa), convertita in multa da 760 euro e una provvisionale di 25mila euro per il risarcimento del danno da liquidarsi in sede civile: questa la condanna stabilita dal giudice del tribunale di Pisa per Virgilio Facchini, ex primario del reparto ospedaliero di ostetricia e ginecologia, imputato di lesioni colpose gravi, insieme ad altri tre ginecologi del Santa Chiara (assolti dal giudice), Pietro Bottone, Stefano Luperi e Alessandra Perutelli.
Parte offesa è una casalinga oggi 45enne, residente a Lucca, che tre giorni dopo il parto cesareo fu sottoposta a un intervento chirrugico d’urgenza con asportazione parziale dell’intestino crasso e una sospetta embolia polmonare.
Nell’agosto 2003 la donna, alla 41.ma settimana di gravidanza, viene ricoverata e su decisione del suo ginecologo di fiducia, il dottor Facchini appunto, partorisce col cesareo una bambina. La donna lamenta subito dolori atroci, ma il ginecologo le prescrive un purgante. Poi, su insistenza del marito e della sorella medico, la donna viene trasferita all’ospedale fiorentino di Campo di Marte. E qui, una radiografia all’addome fa emergere che durante il cesareo la donna ha avuto una perforazione dell’intestino che le ha provocato una peritonite.
Fonte: La Nazione, 14 aprile 2009

1 commento:

  1. io personalmente conosco il prof. Facchini e sinceramente mi sembra solo una mossa politica per infangare il nome di un luminare della ginecologia

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