31 marzo 2009

Guarda il mio intervento a Festa Italiana (Rai1)

14 commenti:

  1. ciao Elisabetta. Guardando la puntata riflettevo su alcuni aspetti. uno è quello per cui quando si sente definire più volte "pazienti" le donne che devono partorire è chiaro che capirsi è già difficile in partenza. Poi quella storia sui "figli preziosi" che ho sentito molte volte. Non riesco ancora a capire come si possa sostenere apertamente ( anche se capisco la logica pratica ) che alcuni figli siano preziosi e altri no, è incredibile eppure si ripete continuamente!! Infine la questione della medicina difensiva. E' comprensibile che se ne parli quando tutto il sistema non va, perchè essa esiste, ma non si capisce come questa esigenza che è propria del medico si trasformi per incanto in una indicazione clinica per la donna, è un mistero. Infine una cosa. Nel tuo racconto parti con la situazione italiana, disastrosa. Ma credo che la tua esperienza sul parto in casa sia un po' estrema per la stragrande maggioranza delle donne. E questo può apparire fuorviante per molte( parto naturale=parto in casa). Io ho conosciuto donne fautrici addirittura del parto non assistito, le ammiro e ammiro le basi su cui fondano le loro scelte, ma esse sono lontane dai miei canoni quotidiani e però una stanza in ospedale è stata un ottima soluzione dal mio punto di vista. questo per dire che sarebbe meglio sempre precisare che il ventaglio delle opportunità è vasto. ciao

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  2. Ciao Elisabetta,

    ti seguo molto da quando ho letto di te sul forum PartoNaturale. Ho letto il tuo libro, e ammiro molto la pazienza nell'andare a portare la tua testimonianza in queste trasmissioni terribili, con così poco spazio per dire qualcosa di significativo...
    Quello che a me fa arrabbiare moltissimo è sentire sempre dire "Ma non è pericoloso partorire in casa?" e mai nessuno che percepisca un cesareo come assolutamente RISCHIOSO. L'ignoranza regna sovrana nel ritenerlo un modo di partorire comodo, chirurgico, facile da controllare, "SICURO"(!!!).
    I stessi consensi informati che "le pazienti" (quelle si, perché pazienti guarda caso lo diventiamo tutte mentre ci mettiamo nelle grinfie dei medici, una semplice partoriente eri tu quando facevi sara e leonardo), sono delle vere prese per i fondelli, vaghe e perfettamente in linea con una MEDICINA DIFENSIVA che è una VERGOGNA, visto che quotidianamente, per difendersi OFFENDE donne inermi e ignoranti...
    Nel mio piccolo, da ex cesarizzata (per niente) e prossima al secondo parto (spero naturale), sostengo il tuo impegno perché le informazioni girino correttamente, quindi voglio ringraziarti per questo tuo impegno...
    Grazie davvero...
    Pamen

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  3. Cara Pamen, grazie per l'incoraggiamento: in effetti bisogna avere molta pazienza per non perdere le staffe di fronte a certe affermazioni, lanciate con toni paternalistici o di sufficienza da chi purtroppo lavora con i paraocchi o semplicemente parla sapendo che ciò che sta dicendo serve solo a difendere una categoria. Mi e' successo tantissime volte (a un congresso di ginecologi, dove ero stata invitata a parlare del mio libro, mi hanno zittita e invitata a lasciare il palco dopo soli 10 minuti che parlavo, sollevando un coro di proteste da parte delle ostetriche presenti....).
    Sulla medicina difensiva hai perfettamente ragione. Non si capisce come possa essere usata come giustificazione per l'eccesso di cesarei. In sostanza la tesi e' : i ginecologi fanno il cesareo anche quando non e' necessario perche' hanno paura delle cause legali. Capisco le preoccupazioni e le problematiche della categoria, ma forse se ci fosse una maggiore comunicazione e un dialogo piu' profondo e proficuo con le future mamme, non si arriverebe a un numero cosi' alto di denunce. Spesso invece i medici fanno delle scelte senza coinvolgere minimanente la donna e il suo partner (ne ho sentite una marea, dalla rottura del sacco amniotico all'episiotomia al cesareo, procedure fatte senza, o addirittura contro il consenso della partoriente). Per cui poi non si devono stupire se questo tipo di comportamento si ritorce contro di loro.
    In ogni caso grazie ancora, andiamo avanti e speriamo che qualcosa cambi, nel prossimo futuro.... Non ci arrendiamo!
    Un caro saluto
    Elisabetta

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  4. Ciao Elisabetta!
    Che bella testimonianza che porti, ti ammiro per la scelta di far nascere i tuoi figli in casa.
    Io sono mamma di due bambine, di cui una definita "preziosa" da questo ginecologo e venuta al mondo con uno splendido parto spontaneo, come per la primogenita.
    E' vero, le donne sono disinformate, i ginecologi le considerano "pazienti" già dalla gravidanza e di sicuro non incentivano determinate scelte, ma sono anche convinta che alcune donne, anche con la giusta informazione e in presenza di fisiologiche condizioni, preferiscano farsi tagliare piuttosto che affrontare un travaglio ed un parto che comunque sono un'incognita a prescindere, ed è su questa paura che fanno leva alcuni ginecologi..
    Poi la storia di fare cesarei per evitare grane legali è un'assurdità davvero.
    Sono dell'idea che se si hanno le idee chiare si affronta il parto sicuramente in maniera più positiva, senza "subire" nulla che non sia davvero necessario e l'informazione che tu fai, Elisabetta, è preziosissima in questo senso
    Grazie per quello che fai..
    Simona

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  5. Si ha paura di cio' che non si conosce. E, come scriveva il ginecologo inglese Grantly Dick-Read negli anni Venti, il dolore è l'effetto diretto della tensione e della paura. Meno informazioni si hanno, sulla gravidanza e sul processo fisiologico del parto, piu' la paura prende il sopravvento e la nascita si trasforma da evento naturale in una sequenza di interventi chimici e chirurgici, affidati al personale medico che a volte eccede in procedure che sottraggono al corpo femminile le sue potenzialita', perfezionate in milioni di anni dalla Natura.
    Grazie per il tuo incoraggiamento, Simona, il lavoro e' lungo e faticoso ma se ognuno fa la sua parte, forse qualcosa cambiera'.
    Un saluto affettuoso

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  6. Wow ti ho vista dalla Balivo, complimenti. Fragolino mezz'ora dopo il parto, sei un genio.
    Annalena

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  7. semplicemente fantastica! brava! ma lui?? novvabbe'.....
    Paola

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  8. hai tenuto uno splendido sorriso per tutto il tempo...sei stata un mito!
    io sarei passata alle mani dopo il primo intervento!
    Ilaria

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  9. Malvagna, sei un mito!
    M'hai fatto venire voglia di partorire.
    Roberta

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  10. La prima regione italiana a garantire gratuitamente il parto indolore è la Lombardia: con una delibera della Giunta Regionale del primo gennaio 2005 è stato equiparato il Drg (il rimborso erogato dalla Regione per ogni intervento sanitario) del parto vaginale a quello cesareo.
    La differenza di spesa di 83 euro a parto può essere utilizzata dagli ospedali per garantire l’ analgesia epidurale, lo conferma Luigi Frigerio, presidente della Società lombarda di Ostetricia e Ginecologia.

    Magari come giornalista dell'ANSA saprà dirci come funziona per le altre regioni italiane.

    Quanto al cesareo. Nessuno in studio che ha tirato fuori l'impossibilità x le italiane di partorire in analgesia.
    L'italia ha 2 record:
    il più alto numero di cesarei.
    Il più basso numero di parti in analgesia.

    Si stima che un buon 10% di tc sono scelti nell'impossibilità delle pazienti (uso provocatoriamente il termine) di optare per la peridurale.

    Che è una realtà da 60 anni nei paesi civilizzati.

    Sinceramente vedere che un tema così delicato venga ancora una volta affrontato con superficialità e slogan fa un'infinita tristezza.

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  11. Ho visto il suo intervento alla trasmissione della Balivo.
    Ho subito e sottolineo subito un cesareo 2 anni fa per grave sofferenza fetale in gravidanza oltre il termine e ho dovuto "decidere" su consiglio medico per questo tipo di parto.Ho sofferto molto per non poter partorire in modo naturale io che nella vita di tutti i giorni cerco di prendere medicine solo in caso estremamente necessario e che cerco di fare una vita il più sana e naturale possibile pensi che ho mangiato una mela al giorno perchè il medico omeopata per cui lavorava mia madre mi ha spiegato che aiuta nel parto naturale perchè ricca di fibre e aiuta l'elasticità dei tessuti.Nei giorni dopo il parto mi sono fatta mille domande e ancora oggi so che quella era l'unica scelta possibile ma ancora oggi ne soffro e anche molto anche perchè ho sempre desiderato una famiglia numerosa invece così mi dovrò fermare massimo a 3.Quando ho sentito il suo intervento mi sono sentita come se la colpa del cesareo fosse la mia come se lo avessi fatto tanto perchè lo fanno tutti (come mi è stato detto da persone a me vicine..." e che ti preoccupi tanto oramai lo fanno tutte".Io no avrei desiderato con tutto il cuore sentire il mio bambino uscire da me con tutti i dolori del caso.Io non l'ho vissuta bene e ancora oggi che aspetto il secondo figlio e che dovrò avere il secondo cesareo a breve mi dispiaccio per non aver avuto un parto naturale ma benedico il cesareo che mi ha permesso di avere un figlio sano e bellissimo.Tutto questo solo per dire che le sue erano belle parole ma che per una persona come me sono risultate come un pugno nello stomaco e bisogna dire che in tutte le cose ci sono delle eccezioni e che il cesareo in alcuni casi e comunque molti molti meno della media che c'è in Italia è comunque necessario.

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  12. Cara Ilaria,
    mi dispiace molto che tu abbia avuto questa brutta sensazione guardando il mio intervento. Ti assicuro che non era mia intenzione colpevolizzare nessuno. Tranne i ginecologi che fanno cesarei non necessari. Questo e', secondo me, inaccettabile.
    Ma sono altrettanto convinta che quando intervengono problematiche che mettono a rischio la vita di mamma e bambino, intervenire con un taglio cesareo sia fondamentale. Conosco alcune donne che per un cesareo ritardato sono costrette a vivere ora situazioni drammatiche, con figli piccoli che hanno bisogno di assistenza continua per i danni subiti al momento del parto. Quindi credimi, non volevo assolutamente fare una distinzione tra mamme di serie A, quelle che partoriscono in modo fisiologico, e mamme di serie B, quelle che devono subire un cesareo.
    Ti capisco, so che il sogno di ogni futura mamma e' quello di vivere il parto nel modo piu' naturale possibile. Ma cmq ti consiglio di verificare bene e di informarti sulla necessita' di un secondo cesareo. Troppo spesso i ginecologi stabiliscono in automatico che dopo un intervento di questo tipo se ne debba per forza fare un altro. Non sempre e' cosi'!
    Negli Usa, per esempio, esistono associazioni serie e molto seguite che si dedicano proprio a diffondere informazioni su questa pratica. Ti consiglio anche un bel libro, "Dopo un cesareo" di Ivana Arena, una mia amica ostetrica, che racconta la sua esperienza traumatica per un cesareo, dopo il quale ha avuto un bellissimo e soddisfacente parto naturale.
    Ti faccio un sincero in bocca al lupo per la tua seconda avventura, e ti auguro di viverla come vuoi tu, secondo i tuoi desideri piu' profondi.
    Con affetto
    Elisabetta

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  13. Ho provato a chiedere ma nessuna possibilità di parto naturale.Mi hanno detto che il mio utero non riuscirebbe a resistere alle sollecitazioni delle contrazioni e si rischia la rottura sia perchè la scorsa volta non ho avuto contrazioni che hanno reso elastico l'utero sia perchè troppo recente (2 anni).
    Almeno spero come la scorsa volta di poter allattare mio figlio .Grande soddisfazione quei 17 mesi di allattamento e i primi 6 mesi di allattamento esclusivo.Mi hanno ripagato molto della delusione parto e mi hanno fatto sentire più mamma.
    Ho capito perfettamente che lei non voleva colpevolizzare chi fa un cesareo e le do ragione sul parto naturale.Vivendo in campagna quasi tutte le donne fino a circa 40 anni fa vivevano questa esperienza in casa e mia nonna mi ha raccontato dei suoi 3 parti casalinghi.

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  14. mammamia quanto sei brutta!

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