16 dicembre 2008

Le donne più longeve perché si adattano meglio

Se arrivano "in salute" alla terza età, i maschi devono ringraziare i geni, mentre le femmine la capacità di adattamento. Non è un test piscologico a dirlo, bensì quello che emerge dai dati raccolti dal professor Claudio Franceschi, professore di Immunologia all'Università di Bologna e coordinatore scientifico del progetto europeo Geha sulla genetica della longevità.
Arrivare ad essere vecchietti arzilli, quindi, è una questione di genere ed è correlata al sesso.
Gli uomini, in sostanza, hanno geni più 'forti' mentre le signore "puntano su altri trucchi per sopravvivere di più - aggiunge Franceschi - siccome l'invecchiamento è l'insieme di accumulo di danni e adattamento ad essi", superare piccole malattie in qualche modo "neutralizza i danni e ci rende più forti. Nell'uomo, invece, l'adattamento è un sistema meno sofisticato".
Fonte: ANSA, 9 dicembre 2008

Nessun commento:

Posta un commento