15 ottobre 2008

Padri piu' coinvolti, che ne pensate?

Coinvolgere e tutelare maggiormente l'uomo nel momento in cui la donna decide l'interruzione della gravidanza, aumentare i giorni di permesso retribuito per i padri al momento della nascita, stimolare un dibattito culturale e politico sull'ipotesi di modifica al sistema del cognome paterno. Sono le richieste dell'Istituto di studi sulla paternità, illustrate durante il convegno 'Il padre sotto la lente. Vent'anni di Ifp', che si è tenuto oggi a Roma in occasione del ventesimo anniversario della fondazione. "La 194 è un'ottima legge - ha affermato Maurizio Quilici, presidente dell'istituto - ma va cambiata laddove dice che l'uomo può essere reso partecipe solo ove la donna lo consenta: il potenziale padre deve essere coinvolto e ascoltato e si deve fare di tutto per giungere a una soluzione comune".
Quanto ai congedi parentali, permessi per malattia, riposi giornalieri, secondo Quilici "sono utili ma poco utilizzati: se vogliamo che i padri facciano la loro parte, dobbiamo coinvolgerli al momento della nascita per sostenere concretamente la donna e stabilire un precoce rapporto con il proprio figlio". Infine, il cognome: "E' giusto che anche il cognome materno trovi spazio in una identità anagrafica - ha concluso - ma guai a una riforma affrettata e superficiale, che potrebbe dare l'ultima spallata al prestigio paterno già svilito e umiliato".
Fonet: ANSA, 15 ottobre 2008

1 commento:

  1. Sono totalmente daccordo. E sono sicura - almeno per tre esperienze personali - che se il padre viene coinvolto in maniera più diretta, riesce anche a capire e sostenere meglio la moglie-mamma che ha accanto; e questo potrebbe essere molto utile per evitare numerosi fastidi che fanno parte della routine quotidiana, che di tutto ha bisogno fuor ché di ulteriori intoppi.
    Staremo a vedere!

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