8 ottobre 2008

Basta parlare di parto in modo asettico

Ho ricevuto questa mail da Celeste, che volentieri pubblico:

Buongiorno Elisabetta,grazie per aver dato voce, conducendo con meticolosa perizia, al disagio di noi donne nel partorire. Nel mio caso, sono divenuta mamma a 41 anni e mezzo, dove, dopo una gravidanza felice ho partorito con enormi difficolta', in modo naturale.
Sono una donna del sud, abituata alle grandi famiglie, primogenita di 5 figli e quindi, convinta di fare la madre. Al momento del parto, nonostante il mio ginecologo e amico, sia tornato fuori dal suo turno di lavoro a condurre il team, mi sono sentita violentata per i modi di fare delle ostetriche, che si dicono nostre pari ,e, dei medici, che mi davano l'impressione di stare guardando un reality. Ero in una sala con 4/5 medici, tra un turno e l'altro, senza privacy e percepivo intorno il brusio, come allo stadio, di quando si annunciano gli eventi che improvvisamente subiscono un fuori orario.
Tutti oggi parlano del parto, che sicuramente è fisiologico,in modo asettico, senza fornire le giuste informazioni. L'unico libro,chiaramente avulso sotto alcuni aspetti per la terminologia usata, che ne tratta obiettivamente è quello del dr Flamigni. Ma le difficolta' che abbiamo noi donne, nel recepire e nel capire in che modo desideriamo partorire questo ahime' non ci è concesso.
E' vero che l'ultima parola spetta al medico ma la nostra non conta??? Eppoi, sebbene abbia visto di tutto in tv, nessuno ammette che partorire fa male, è doloroso, non è facile e puo' provocare lesioni, gravi o meno gravi, come la lacerazione del perineo, della quale nessun ginecologo mette a conoscenza la propria paziente.
Perchè poi, la maggioranza della classe medica sia maschia, soprattutto, quando di parto ne sanno poco e ne percepiscono meno, questo mi piacerebbe capirlo come, mi piacerebbe capire perchè quando una donna è stanca, immediatatamente dopo aver partorito, si parli subito di depressione......
Comunque grazie per continuare e avere la forza di discutere di questo argomento.
Celeste De Martino

1 commento:

  1. che strano rileggere i propri vissuti in quelli degli altri... Mi dispiace che di nuovo ci sia una mamma che abbia sofferto della superficialità di molti fra quelli ha avuto intorno. Per Martina, in bocca al lupo e buon proseguimento e soprattutto goditi la creatura, che cresce in un lampo!!

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