26 agosto 2008

A fra poco!

Scusate la lunga pausa ma sono in vacanza con la family. Ma fra pochi giorni tornero' ad occuparmi del blog, quindi... a fra pochissimo! Intanto auguro a tutti buone vacanze e buon rientro.
Ciao!

2 commenti:

  1. Cara Elisabetta,
    come stai? No se ti ricordi di noi, Ilenia e Gianluca, siamo stati alla presentazione del tuo libro al Papyrus café, poi ci siamo intrattenuti a parlare a lungo sulla porta d'ingresso del locale.
    Innanzitutto i miei più vivi complimenti per il tuo libro, che ho letto tutto d'un fiato già qualche mese fa e che sia io che Ilenia stiamo consigliando e regalando a parenti ed amici. Ha precisione documentaria ed efficacia analitica, è una lettura godibilissima (per quanto spesso dolorosa) ed è notevole il coraggio con cui l'hai scritto, davvero salutare nella nostra italietta!
    Alla presentazione, se ricordi, ti chiesi di quale fosse la condizione del parto in Spagna, anche perché mi accingevo a trascorrere un mese-studio-ricerca lavoro a Barcellona. Ebbene, posso dirti che lì prevenzione, informazione ed ospedali non sono da paesi scandinavi (abuso di cesareo, naturalmente), però si stanno impegnando abbastanza per superare certi gap. Piuttosto la situazione si presenta a macchia di leopardo, con un entroterra che a volte somiglia alle nostre calabria e sicilia, ma con punte di eccellenza come appunto la Catalogna, dove sono in progettazione 8 ospedali pilota per il parto naturale. In ogni caso, l'attenzione per la condizione femminile è assai più avanti che da noi, anche grazie alla recente politica zapatero, per cui accade che anche nel classico ospedale la cura per le partorienti sia superiore alle "nostre" aspettative. C'è l'ospedale de La Santa Pau (meravigliosa e colorata architettura modernista) dove ho saputo che, al contrario dei nostri ospedali, nel reparto maternità aiutano le donne ad evitare il cesareo e a partorire in modo naturale!
    Spero tu abbia passato bene le vacanze e che ci rivedremo in un'altra occasione. Salutami i tuoi splendidi figli.
    A presto,
    Gianluca

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  2. Caro Gianluca,
    scusa il ritardo con cui ti rispondo. Certo che mi ricordo di voi! Il vostro interesse e la passione che avete mostrato nei confronti dei temi affrontati nel mio libro mi avevano molto colpita. Sono contenta che il libro ti sia piaciuto, e grazie per i complimenti!
    Non mi stupisco che in Spagna la situazione sia migliore di quella italiana: non ci vuole poi molto... comunque non bisogna arrendersi, ognuno puo' fare la sua parte per diffondere un diverso approccio alla nascita.
    Un caro saluto a te e a Ilenia, e a presto!
    Elisabetta

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