8 aprile 2008

Incontro al parco con una mamma tosta


Domenica sono andata al parco vicino casa. Mentre Leo giocava a pallone col padre e Sara leggeva per l'ennesima volta Harry Potter 5, mi sono accorta che a pochi metri da noi c'era una deliziosa e cicciotta bimbetta che si godeva il panorama dalle braccia della sua mamma. Era talmente carina che non sono riuscita a trattenermi, e ho fatto la classica 'domanda da parco': 'quanto ha?'. La simpatica genitrice ha risposto sorridendo, 'tre mesi'.
Chiaccherando amabilmente ho scoperto cosi' che la delizia si chiama Angelina (mai nome fu più adatto) e che pesa sette chilogrammi! (piazzati soprattutto su cosce e guance). Ma soprattutto che è nata con parto naturale e senza nessun intervento non voluto. Come mai di questi tempi? Perche' la mamma ha saputo difendere i propri ritmi dal solerte intervento dei sanitari.
"Mi si sono rotte le acque a casa", ha raccontato Giovanna, "e sono andata in ospedale. Pero' non avevo contrazioni, per cui volevano indurre il parto con l'ossitocina. Non capivo perche' forzare la cosa, ero tranquilla, avevo fiducia nel fatto che sarebbe andato tutto per il verso giusto. Ma, quando ho rifiutato l'ossitocina, mi hanno guardato come se fossi una pazza, commentando seccati 'ecco un'altra strana...'. Io non mi sono curata di quello che dicevano, ho tenuto duro e ho aspettato che arrivassero le contrazioni. Che infatti, dopo un po' sono arrivate. Angelina e' nata e, nonostante pesasse 3,780 kg., non ho avuto lacerazioni, neanche un punto di sutura".
"Non capisco il perche' di questa smania di intervenire", ha aggiunto mentre accarezzava la testina tonda della sua Angelina, che intanto mi guardava con i suoi enormi occhi blu. "Magari se non avessi 37 anni e non fossi al secondo parto, mi sarei fatta convincere, mi sarei fatta dare l'ossitocina. Che tra l'altro fa un male cane, fa venire contrazioni molto piu' forti e difficili da sopportare di quelle naturali...".
Mentre mi raccontava la sua esperienza, la guardavo con ammirazione e rispetto. Non le ho detto che ho scritto un libro proprio su questo argomento: un pò per discrezione, ma soprattutto perche', visto come ha affrontato il parto, non ha bisogno di leggerlo...

7 commenti:

  1. ciao!
    ho divorato il tuo libro in una serata. e per la prima volta mi sono avvicinata all'idea di partorire in casa. onestamente non ci avevo mai pensato, anche perchè le figure a cui mi sono riferita durante la gravidanza non hanno mai fatto cenno a questa possibilità. non pensavo fosse vietato per legge, però bisogna ammettere che non c'è molta informazione sull'argomento. credo sia fondamentale il sostegno di un'ostetrica di fiducia, ed io purtroppo me ne sono resa conto tardi (ormai mancano 4 settimane alla data fatidica) e mi sono fatta seguire solo da un ginecologo...
    sicuramente l'ospedale non è il luogo più confortevole, anche se dalle informazioni prese e dal giro che ho fatto mi pare che a como, o a monza, dove vorrei partorie io, siano poco invasivi. alla prossima visita cercherò anche di fare chiarezza sugli ultimi dubbi (anche su alcune questioni su cui il tuo libro fa riflettere) per non avere sorprese al momento.
    certo la medicalizzazione di questa meravigliosa e unica esperienza, la più naturale del mondo, è un vero dramma di cui poche donne si rendono conto.
    complimenti davvero, oggi ne parlerò al corso preparto e consiglierò a tutte la lettura.
    Grazie!!
    Valentina

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  2. Grazie mille!
    Sono sicura che dove partorirai tu l'assistenza sara' certamente piu' "umana" rispetto a quella di una citta' come Roma.
    L'importante, come dici giustamente, e' avere una buona ostetrica, sei sicura di non avere il tempo di trovarne una all'ultimo momento? Un mese non e' pochissimo...
    Ti abbbraccio forte, tienimi al corrente di tutti gli sviluppi. Ci tengo!

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  3. mi sto informando. ti farò sapere presto!valentina

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  4. ciao! che sito interessante. mi sarebbe piaciuto leggere di questo libro un pochino prima..si puo' acquistare su internet?
    la mia data del parto e' prevista per lunedi' 21.04. io vivo a londra e partoriro' in un ospedale inglese senza nessun ginecologo o assistenza particolare, avendo avuto come supporto solo le visite del medico generico (e' il servizio base garantito dall'assistenza sanitaria inglese se non ci si affida a un servizio privato).. purtroppo la gravidanza e' stata per me un'esperienza molto faticosa, nonostante fosse desiderata e fossi sostenuta da un marito molto dolce. ora ho molta ansia e la procedura che normalmente viene adottata qua e'l'induzione alla 42esima settimana di gestazione, se il bebe' non arrivasse prima. mi e' sembrata una cosa ragionevole, perche'e' veramente un incubo continuare ad aspettare pazientemente questo arrivo, senza nessun'attivita' su cui concentrarsi, senza la propria famiglia vicina e con le ansie del "dopo". io non mi sento molto di quelle donne forti, che rifiutano l'epidurale o tirano avanti per giorni a sopportare contrazioni in attesa che il parto continui naturalmente.. per me e' una certa sicurezza sapere che c'e' un metodo scientifico per controllare il mio travaglio e dei possibili interventi per contenere il dolore.
    saluti!

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  5. Cara Annahed,
    si', il libro si puo' trovare su diversi siti internet (www.bol.it; www.lafeltrinelli.it; www.libreriauniversitaria.it; http://libreriarizzoli.corriere.it;www.campedel.it;
    www.red-edizioni.it).
    Da quello che mi scrivi penso veramente che potrebbe aiutarti a trovare la forza e la fiducia in te stessa; il supporto psicologico e il sostegno sono due elementi fondamentali che purtroppo raramente vengono date alle donne in attesa. Come se durante la gravidanza fosse piu' importante fare 4-5 ecografie e una miriade di analisi e controlli che, in caso di mancanza di patologie, servono spesso solo a creare ansia e dubbi sulla propria capacita' procreativa.
    Dovresti cercare di evitare l'induzione, a meno che non ci sia un reale rischio per te o per il tuo bambino, perche' l'ossitocina via fleboclisi provoca contrazioni molto piu' "dure" e difficili da gestire rispetto alle contrazioni provocate dall'ossitocina prodotta dal corpo della partoriente. Questo implica una serie di procedure per diminuire il dolore, che se gestite male portano spesso a intervenire e a portare al taglio cesareo. Sei sicura di non fare in tempo a trovare una brava ostetrica che possa seguirti durante il parto? E' stato ampiamente dimostrato che l'assistenza di una donna lo rende meno doloroso, piu' breve e diminuisce le episiotomie e i cesarei (ne parlo ampiamente nel libro). A Londra conosco una bravissima ostetrica, Sarah Wickham, il cui sito e' citato tra i link alla fine di questo blog. Cerca di contattarla! E mi raccomando, fammi sapere e stai tranquilla. La paura e' la peggior nemica in questi casi. Concentrati invece sulla tua potenzialita' di mamma, sulla tua competenza, sul fatto che - pensa un po' - noi donne siamo fatte per fare figli.
    Un abbraccio forte, Elisabetta

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  6. grazie mille della risposta! spero che altre donne aggiungano la loro esperienza, questi threads sul tuo sito sono trattati molto piu' seriamente di cose analoghe che ho trovato in giro (e in italiano non mi sembra ci sia molto!)
    grazie dei tuoi consigli, mi procurero' il libro, anche se spero di non avere troppo tempo ormai per pensarci su!
    sono daccordo sulla mancanza assoluta di supporto psicologico durante la gravidanza, e sulla gran confusione che puo' procurare l'assistenza sanitaria. cmq qui in inghilterra non ho fatto nessunissimo esame, solo 3ecografie in 9mesi,2esami del sangue e nessuna visita ginecologica (che fino al termine delle gravidanze al momento sono state eliminate nella cura prenatale perche' ritenute inutili..??), quindi in fondo non posso lamentarmi!
    spero anch'io di non dover arrivare all'induzione e che il mio bimbo/a arrivi presto!
    ho 26 anni, e poca esperienza da amiche e conoscenti (le mie amiche stanno ancora finendo l'universita' e cercando il primo lavoro..)forse e' anche vero che a noi donne ci insegnano tutta l'importanza della laurea e delle difficolta' della carriera, ma della maternita' proprio non sappiamo nulla!
    tanti saluti!

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  7. ciao elisabetta,
    volevo solo dirti che il 20 aprile e' nata la mia bellissima bambina Lucia Beatrice, poche ore in anticipo rispetto alla data prevista e con parto ultra naturale. quindi le mie paure erano inutili e infondate!
    in compenso il parto e' stato estremamente "pauroso" e mi hanno somministrato il gas fin dall'arrivo in sala parto, seguito da un'iniezione di pethadine, e nel pomeriggio numerosi top up di epidurale.Il parto e' pero progredito naturalmente e dopo 10/12 ore hanno interrotto l'epidurale per permettermi di spingere naturalmente.
    Un abbraccio, e grazie dei consigli preparto!

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