2 febbraio 2008

Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente stabilito che “non è mai stato scientificamente provato che l’ospedale è più sicuro della casa per una donna che ha avuto una gravidanza normale”. Studi su parti in casa programmati in paesi industrializzati e per gravidanze non a rischio, mostrano che le percentuali di complicazioni e di morti materne e neonatali erano uguali o inferiori rispetto a quelle relative ai parti in ospedale.
Ma di questa opzione in Italia non si parla mai, tranne quando la scelta viene fatta da qualche mamma-Vip, per la gioia di settimanali e rotocalchi. Perché non parlarne anche sui media, nei consultori, nelle scuole, in famiglia?
PS. Nella foto, io e mio figlio Leo appena nato, in casa (e in acqua).

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